Buone notizie: Jason Schreier di Bloomberg ha riportato un annuncio (non pubblico) di Ubisoft, in cui l’azienda annuncia le dimissioni di Serge Hascoët, l’uomo (se così si può definire) al centro delle accuse per bullismo e molestie sessuali all’interno di Ubisoft.
Se volete più dettagli, ne abbiamo parlato giusto ieri in questa lunga notizia. Comunque, Hascoët non è l’unico di cui Ubisoft si sta liberando: faranno i bagagli anche Yannis Mallat (capo degli studi canadesi) e Cecile Cornet (capo delle risorse umane).
E nel caso non ve ne rendiate conto, le dimissioni di Hascoët non sono cosa da poco, visto che l’uomo era in Ubisoft da quasi 25 anni, e appare nei crediti di un sacco di loro giochi fin dal 2011 come chief creative officer. Sempre secondo Schreier, Hascoët poteva approvare o cancellare un progetto con una sola parola. Molti lo ritenevano troppo potente e troppo vicino al presidente Yves Guillemot per essere mai mandato via, ma questo ci dimostra che nessuno è intoccabile.
Guillemot ha condiviso con gli impiegati un messaggio in cui afferma di voler supervisionare di persona una revisione completa del team creativo di Ubisoft, per creare una cultura aperta ed inclusiva che abbracci esperienze variegate e multidisciplinari. Speriamo, che almeno per Ubisoft, questa sia la fine del boys’ club.