Project NX sarà il vero, nuovo Wii in tutto e per tutto

4 min.
01.07.2015
A ruota libera


Prima di cominciare a cianciare a ruota libera come mio solito, ho un paio di domande da porvi, la prima delle quali è… ricordate il Wii? Sapete che ormai sono quasi passati 10 anni dal lancio di quella console? Cavolo, praticamente siamo nell’ambito del retrogaming.
La seconda domanda è leggermente più complessa: sapete elencare tutti i punti chiave che andavano a definire la strategia di Nintendo relativamente alla suddetta console? Presto detto: il prezzo competitivo, reso tale dall’utilizzo di tecnologie non esattamente all’avanguardia, ma soprattutto la promessa al pubblico di fornire qualcosa di nuovo, innovativo, diverso dal solito.

Bene, e ora ecco l’incredibile rivelazione: Nintendo sta cercando di mettere nuovamente in atto la stessa identica tattica con NX.

Come per l’altro mio articolo su Project NX (che vi raccomando di leggere), ci tengo a precisare che le seguenti sono solo speculazioni, mie congetture da non prendere come verità certa, bensì come spunto di discussione. Anche stavolta baserò le mie tesi su delle dichiarazioni ufficiali più o meno recenti.

Voglio provare la validità della mia teoria proprio prendendo a riferimento i punti sopra elencati. Ad esempio, console dal costo al pubblico relativamente basso? Per il Wii si trattava di 249 euro, con un gioco incluso, mentre, per quanto riguarda NX, questo è ciò che ha affermato Miyamoto poche settimane fa in un’intervista a NPR.

« So unfortunately with our latest system, the Wii U, the price point was one that ended up getting a little higher than we wanted. But what we are always striving to do is to find a way to take novel technology that we can take and offer it to people at a price that everybody can afford. »


TRADUZIONE

« Sfortunatamente, il prezzo della nostra ultima console, il Wii U, è risultato essere un po’ più alto di quel che volevamo.
Quello che cerchiamo sempre di fare è di trovare un modo per proporre nuova tecnologia ad un prezzo che chiunque possa permettersi di sostenere. »

Insomma, per Miyamoto (che, forse è inutile sottolinearlo, parla spesso a nome di Nintendo stessa) una delle ragioni principali per le quali il Wii U non è riuscito a vendere così bene è da ricercare nel prezzo della console, troppo esoso per un prodotto atto al solo intrattenimento. Il Wii U al lancio costava almeno 300 euro, senza giochi (350 euro con Nintendoland). Presupponendo che il colosso di Kyoto abbia imparato dai propri errori, la prossima console dovrebbe essere considerevolmente meno costosa, in modo tale da rendere l’acquisto più accessibile.

Il prezzo del Wii U è rapidamente calato, ma la frittata era già stata fatta a quel punto.

Passiamo alla spinosa questione hardware: ormai da un decennio Nintendo ha abbandonato la “corsa agli armamenti ludica”, preferendo optare per console che non risultano essere esattamente al passo coi tempi, specie se confrontate con l’offerta della concorrenza.
Speravate che Nintendo abbandonasse questo trend? Potreste essere degli illusi. Dopotutto, per avere una console economica non puoi pomparne le specifiche tecniche, no? Ma tralasciando queste associazioni di idee, leggete questa dichiarazione di Satoru Iwata del febbraio 2014.

« In this perspective, while we are only going to be able to start this with the next system, it will become important for us to accurately take advantage of what we have done with the Wii U architecture. It of course does not mean that we are going to use exactly the same architecture as Wii U, but we are going to create a system that can absorb the Wii U architecture adequately. »


TRADUZIONE

« In questa prospettiva, anche se ci sarà possibile cominciare questo processo solo con la nostra prossima console, sarà importante sfruttare a nostro vantaggio ciò che abbiamo fatto con l’architettura del Wii U. Questo non vuol dire la riutilizzeremo tale e quale, bensì che creeremo una console capace di assorbirla adeguatamente. »

Per i meno informati, ciò che c’è dentro al primo Wii è un hardware fortemente basato su un’altra console, il Gamecube. Non si tratta della stessa identica cosa, ovviamente, ma ingegneristicamente le due console si assomigliano molto, nonostante il Wii risulti comunque essere un po’ (non moltissimo) più potente del suo predecessore.
Ebbene, non è da escludere che lo stesso possa accadere tra Wii U e NX. Pensiamo, poi, che questa estrema somiglianza hardwaristica permetteva anche una perfetta retrocompabilità, aspetto che negli ultimi decenni Nintendo ha sempre ricercato nelle sue console.
E a questo punto, chissà che il caso Zelda U non risulti essere tipo IDENTICO a quello di Twilight Princess. Pensiamo a quest’ultimo gioco, infatti: mostrato all’E3 2004, previsto per il 2005 come esclusiva Gamecube, rimandato al 2006 come esclusiva Gamecube… e Wii.
Per quanto concerne questo nuovo, fantomatico, Zelda, invece: mostrato all’E3 2014, previsto per il 2015 come esclusiva Wii U, rimandato al 2016 come esclusiva Wii U… e NX? Chissà, 10 anni dopo questo curioso episodio potrebbe ripetersi.
Dopotutto, il nuovo Zelda pare essere un gioco piuttosto costoso, è probabile che Nintendo non voglia sprecarlo su una console sulla quale avrebbe aspettative di vendite relativamente basse, no?

zelda_u_nx
Ma il prossimo anno, per l’E3 2016, lo rivedremo questo Zelda? Magari insieme a NX?

Infine, vi ricordate qual era il codename del Wii? Revolution. Esatto, sin dal nome provvisorio Nintendo voleva trasmettere l’idea che questo suo nuovo prodotto sarebbe stato qualcosa di totalmente nuovo. Ricordate Reggie all’E3 2006 quando salì sul palco e con tutta fierezza affermò che il Wii non era “next-gen” perchè si trattava di qualcosa di completamente NUOVO?
Alla fine fu così: il Wii Remote non solo rese il motion gaming di successo, ma rese il gaming in generale alla portata di qualunque individuo, anche il più riluttante all’avvicinarsi al mondo dei videogiochi. In questo consistette la vera rivoluzione del Wii.
Analogamente, Iwata ha dichiarato lo scorso maggio che NX sarà diverso da 3DS e Wii U, il presidentissimo sostiene, appunto, che “si tratta di qualcosa di NUOVO”. Ricorda nulla?
Non solo, la compagnia è così convinta che il concetto della sua nuova console sia talmente NUOVO che ha dichiarato (nemmeno una settimana fa) di aver paura che qualcuno rubi loro l’idea.

« We can’t talk about the NX. If we do, competitors may take our ideas and customers won’t be surprised. »


TRADUZIONE

« Non possiamo parlare di NX. Se lo facessimo, la concorrenza potrebbe rubare le nostre idee e i consumatori non sarebbero sorpresi [quando NX arriverà sul mercato n.d.r.] »

Di cosa si potrebbe mai trattare? Io una mezza ipotesi l’avevo già esposta qua, in quest’altro mio articolo, ma possibile che si tratti solo di questo? Chissà.

revolution
Nintendo riuscì a creare tantissime aspettative. E questo solo mostrando un logo. Wow.

In ogni caso, avrebbe certamente senso vedere una compagnia cercare di ripetere le stesse mosse che le hanno permesso di essere al centro dell’attenzione fino a pochi anni fa, non credete anche voi?