Overwatch: Legendary Edition – Nintendo Switch (RECENSIONE)

7 min.
23.10.2019
Recensione


Overwatch non ha bisogno di presentazioni. Uno degli ultimi capolavori targati Blizzard Entertainment, dopo il suo debutto nel 2016 per PS4, Xbox One e PC ha man mano conquistato l’interesse di una grande mole di giocatori in tutto il mondo, scalando le classifiche su Twitch e ottenendo la sua personale scena competitiva. Le ragioni di questo suo successo sono tante, così tante da aver raggiunto persino mamma Nintendo, che non si è lasciata sfuggire l’occasione di poter avere sulla sua ultima console questo amatissimo, quanto peculiare, FPS a squadre online… scelta che ha lasciato la community un po’ perplessa, sia per quanto riguarda le tempistiche, sia per lo scetticismo nei confronti delle capacità tecniche della console. Nel bene o nel male, Overwatch è ufficialmente sbarcato su Switch nella sua “Legendary Edition”, comprensiva di skin in regalo e un forziere dorato in omaggio fino al 31 dicembre. Vediamo allora come si comporta il titolo sulla nostra console ibrida preferita.

Una “OverVIEW” sul gioco

Overwatch è uno sparatutto multiplayer online a squadre, misto ad alcuni elementi arena, ispirato in parte al più famoso Team Fortress di Valve, e che ha conquistato i cuori di milioni di giocatori in tutto il mondo grazie al suo gameplay piuttosto intuitivo, al comparto artistico fenomenale e alle continue novità che gli sviluppatori hanno portato nel corso di questi 3 anni.

Overwatch
Ecco alcuni dei nostri eroi!

Senza bisogno di tutorial, il gioco permette immediatamente di partecipare al match-making online, scegliendo la modalità di gioco a cui dedicarsi. Varie sono infatti quelle  disponibili, alcune fisse e altre aggiornate ogni settimana (le così dette modalità “arcade”), e hanno luogo in mappe ispirate a nazioni di tutto il mondo, un’idea interessante che dà carattere aggiunto alle ambientazioni. La modalità più comune, “Quick Play“, permette di entrare in partita con altri 11 giocatori (in 2 squadre da 6) in uno dei 28 scenari disponibili scelti casualmente e partecipare a una delle tre modalità ad essi collegati (Controllo, Conquista e Trasporto). In alternativa, modalità come Deathmatch, 3vs3 o Cattura la bandiera sono disponibili ogni settimana in rotazione con tante altre e disputando un certo numero di partite vincenti è possibile anche ottenere qualche famosa “loot box“. Inoltre il gioco permette di creare partite personalizzate, entrare in formazione con altri giocatori online e selezionare i propri parametri di ricerca della partita. Entrati in game, la prima cosa da fare è scegliere uno tra i più di 30 eroi da giocare immediatamente. Dal design accattivante e con le loro abilità e le loro armi, essi sono divisi in tre categorie: Tank, Attacco e Supporto. Questa suddivisione permette scelte strategiche di selezione e gioco di squadra, considerando che è possibile persino cambiare il personaggio in itinere, permettendo di modificare il proprio approccio in partita in accordo con gli altri membri del team.

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“Welcome to: Hanamura”

Man mano che termineranno i match, si accumuleranno punti esperienza per il profilo, che permettono di salire di livello. A ogni nuovo aumento si verrà premiati con una cassa contente vari premi: icone per il profilo, oggetti estetici per gli eroi (voci, emote, skin e altro, classificati in ordine di rarità) e monete di gioco con cui acquistare direttamente skin e quant’altro. Un pregio di Overwatch è infatti la possibilità di poter acquisire qualsiasi oggetto in gioco senza l’ausilio delle tanto odiate micro-transazioni (disponibili solo per acquistare altre “loot boxes“). Per i giocatori più competitivi è presente anche un sistema di ranking, con corrispettiva modalità ranked di gioco, con i match classici della Quick Play.  Tutto questo e tanto altro di Overwatch rimane sostanzialmente inalterato nella sua versione Switch.
Ma, ahimè, non è tutto rosa e fiori.

Benvenuti in “OverSWITCH”

Nella sua versione Switch, Overwatch non ha subito modifiche sostanziali. L’HUD è identico, non ci sono modifiche a livello di contenuti (skin, personaggi, modalità e mappe rimangono le stesse delle altre versioni), e gli aggiornamenti sembrano essere, almeno per ora, in contemporanea con le altre versioni. Questa è però solo la punta dell’iceberg.

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Ora disponibile: l’evento di Halloween!

Entrando in partita ci si rende conto subito dei limiti tecnici della console. A livello grafico, la qualità delle texture e la risoluzione sono in parte ridotte per permettere alla console di restare sui 30 fps, con pochissimi casi di cali di frame rate eccessivi. A questo proposito, è stato implementato un sistema dinamico di modifica texture che permette al gioco stesso di modificare la risoluzione in itinere, in modo da assicurare un gameplay fluido senza dover perderne troppo in termini di qualità video. Anche grazie a queste accortezze, il gameplay sembra reggere piuttosto bene questi compromessi grafici. Per quanto riguarda i comandi (argomento che approfondiremo più avanti) ovviamente i limiti sul controllo della visuale, e quindi della mira, posti dal controller si fanno piuttosto sentire. La latenza degli input è quasi del tutto assente, ma il movimento con stick risulta comunque piuttosto meccanico e impacciato, nonostante si possano modificare le sensibilità dei vari assi. Se questa è una pecca che colpisce anche le altre console, Nintendo Switch cerca di arginarla tramite l’uso del giroscopio, che in parte riesce a migliorare la gestione della mira, ma richiede comunque del tempo per abituarcisi. Inoltre, quest’ultimo è vivamente consigliato in modalità portatile, dal momento  che controllare il tilt dello schermo risulta molto più intuitivo che muovere i Joy-Con in modalità docked.

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Overwatch portatile ora è realtà… e funziona anche piuttosto bene!

Infatti, il vero pregio di questo porting è proprio la modalità un-docked. L’esperienza portatile di Overwatch risulta piuttosto piacevole, mai scomoda grazie alla leggerezza della console e i comandi piuttosto semplici da eseguire, e con il giroscopio guadagna qualche punto in più. Il limite è sempre quello della connessione, dato che è naturalmente difficile trovare una rete fuori casa, ma nel caso in cui sia possibile collegarsi i tempi medi piuttosto brevi dei vari match si sposano piuttosto bene col fattore portabilità. In entrambe le modalità c’è comunque bisogno di un abbonamento all’Online Nintendo: essendo Overwatch un titolo unicamente multigiocatore, non c’è quindi possibilità di scelta e questo fattore può risultare un limite economico per chi magari non ha mai provato interesse per l’esperienza in rete. Per arginare in parte questo problema, Blizzard ha pensato bene regalare, nella Legendary Edition del gioco, 3 mesi di online gratuiti per poterlo provare. In questo senso, quindi, l’acquisto del porting per Nintendo Switch è una scelta da ponderare attentamente e che può variare da bisogno in bisogno. Ovviamente, per chi cerca un’esperienza competitiva e tiene al sistema di ranking in maniera particolare, il discorso prende un’altra piega.

“Siamo in arrivo a: Overwatch PC”

La versione Switch di Overwatch è una buona alternativa per chi non si è mai avvicinato al gioco su altre piattaforme, per chi cerca un’esperienza potremmo dire “casual”, senza pretese, e magari per chi in maniera lungimirante aspira a poter fare qualche partita anche fuori casa. Ma il massimo delle prestazioni le si ottengono grazie alla versione su computer.

Overwatch
La visuale e l’HUD sono inalterate rispetto alle altre versioni.

Per i veterani del gioco su Windows, la versione Switch è un grosso muro difficilmente valicabile. I motivi sono in primis dettati dai comandi, di cui avevamo già accennato prima. Il passaggio dalla precisione chirurgica del mouse al macchinoso movimento dello stick” è un grosso ostacolo difficilmente valicabile, e anche tramite l’uso del giroscopio si incontrano non poche difficoltà. I vari personaggi con le peculiari abilità, armi e caratteristiche richiedono in maniera individuale un playstyle specifico (basato sulla precisione, sulla stasi, sulla velocità di movimento etc.) che si modifica a seconda dell’eroe selezionato. Questo fa sì che eroi che richiedono una precisione piuttosto controllata, come ad esempio i vari cecchini o McCree, rischiano di perdere in efficacia nella versione Switch, sbilanciando la scelta a favore di eroi che non richiedono un controllo chirurgico della visuale, come ad esempio Moira, Reinhardt e Mei. La questione non è però così semplice. Una mira precisa non è importante unicamente per un corretto utilizzo dell’arma, ma gioca un ruolo importante anche per quanto riguarda determinate abilità: ad esempio Mei non avrà bisogno di un’esagerata capacità nella mira per poter colpire gli avversari col suo getto di freddo, ma il suo muro di ghiaccio, posizionato al punto giusto, può essere provvidenziale per le sorti della partita.

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La ultimate di Baptiste è piuttosto facile da utilizzare, un po’ meno da direzionare…

Lo stesso discorso vale anche per la ultimate di Baptiste o di Zarya. Per tali motivi, dunque, l’esperienza PC risulta sicuramente quella più completa e la più adatta per chi è interessato alla scena competitiva. Tutte queste ragioni spiegano anche l’assenza di un cross-play, che manca anche nelle versioni delle altre console, e l’impossibilità di poter utilizzare lo stesso account Blizzard utilizzato su PC, sebbene possa essere collegato per ricevere qualche contenuto in regalo di tanto in tanto. Inoltre, inutile dirlo, a seconda delle capacità tecniche del computer a disposizione, possono essere arginati i problemi di risoluzione e frame rate e, nel caso di un computer fisso, una connessione via cavo è di sicuro più affidabile di una Wi-Fi.
Il passaggio da PC a Switch non è necessariamente sconsigliato, ma vanno in ogni caso tenuti sott’occhio tutti gli aspetti che sono stati considerati sopra.

In conclusione

[amazon_link asins=’B07XFDDSWD’ template=’MiniProductAd’ store=’nintendoomed-21′ marketplace=’IT’ link_id=’859f5e4b-92df-46f6-85b3-9ac9a35c48f5′]Overwatch è un titolo che si merita il suo successo. Divertente, mai banale, continuamente in espansione, è una manna che il popolo di Nintendo possa finalmente metterci mano sull’ultima console della casa. Anche a distanza di 3 anni dall’uscita, è invecchiato pochissimo e i continui aggiornamenti da parte dello staff lo rendono sempre nuovo. Ovviamente, trattandosi di un porting, dei difettucci ci sono, alcuni chiari e lampanti, altri più nascosti. I comandi sono compensati in parte dal giroscopio e la modalità portatile funziona ottimamente, ma i limiti tecnici della console si fanno sentire, senza limare troppo il gameplay. È un ottimo compromesso per chi non si è mai avvicinato al titolo o dispone unicamente della console Nintendo, una scelta più ragionata, invece, è necessaria per chi ne ha già avuto esperienza su altre piattaforme. In ogni caso, Overwatch non delude mai.

“OVERWOW”/10

  • Titolo solido e divertente.
  • Il giroscopio aiuta almeno in parte.
  • Modalità portatile gestita ottimamente.
  • Vari downgrade tecnici.
  • Comandi limitati dal controller.
Overwatch è un titolo abbastanza solido da reggere il confronto con un buon numero di porting e lo dimostra perfettamente anche su Switch. Un’ottima opportunità per i patiti Nintendo di metterci sopra le mani.

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