Harada’s Bar è un video-podcast condotto dal produttore di Tekken, Katsuhiro Harada, in cui vari membri passati e presenti dell’industria videoludica possono chiacchierare liberamente senza vincoli PR, e spesso ne escono fuori storie interessanti. L’ultimo episodio consisteva in un’intervista con Masahiro Sakurai, che non ha bisogno di presentazioni.
Per fortuna Harada è buono e mette i sottotitoli in inglese alle puntate, così possiamo capirle anche noi. Vediamo allora alcune cose che ha raccontato Sakurai:
Harada: Intanto, grazie per aver accettato di apparire in un programma come questo.
Sakurai: Se la metti così, la gente penserà davvero che questo è un programma “come questo”, quindi smettiamola. […]
H: Il pubblico ha quest’idea che tu non appariresti in un programma rilassato come questo. […]
S: Per via di come è fatto Smash Bros., non posso associarmi ad altri giochi o pubblicizzarli, altrimenti la gente penserebbe che un personaggio di quel gioco apparirà in Smash. […] Comunque non sono tipo da apparire nei media, a volte rifiuto le interviste.
H: Forse non ci crederai, ma fino al 2002 circa io rifiutavo anche di farmi fotografare. […] Soprattutto in America, è diventato importante che gli sviluppatori condividano le cose direttamente, come con i Nintendo Direct, e come fai tu con le presentazioni di Smash Bros.
S: Quello è perché non abbiamo i soldi. [Nintendo] non si mette a creare video solo per un DLC. [Riguardo a come vengono trattati i suoi personaggi in Smash] ogni azienda è unica. Alcune sono molto rigide sul modello del personaggio ma non su altri aspetti. Altre sono attente al comportamento del personaggio…
H: Be’, noi [con Kazuya] siamo stati abbastanza tranquilli, no?
S: No, non direi.
[…]
H: Possiamo tagliare questa parte se vuoi, ma volevo chiederti se è vero che non bevi mai acqua.
S: Oh giusto. Se bevo acqua minerale o di rubinetto, sto male. […] Anche solo mezzo bicchiere mi fa sentire male. Molto strano.
H: In realtà, conosco un’altra persona così. […] Quindi la tua è una cosa mentale?
S: Non so, semplicemente il mio corpo e l’acqua non vanno d’accordo. Quindi bevo spesso Coca-Cola Zero. […] Non faccio molte interviste ora, per colpa della pandemia di covid-19, ma ogni volta che registro un video, Nintendo mi prepara la Coca Zero. Forse ora mi conoscono come “il tizio che beve solo Coca Zero”. (Ridono)
H: Gente, non beve solo Coca Zero. Anch’io in realtà… be’, sono quattro anni che non la bevo, per la mia salute, ma amo la tequila.
S: È molto forte.
H: Ho detto che mi piaceva la tequila qualche decennio fa, e ora ovunque vado mi offrono tequila. Hanno quest’idea che io beva solo tequila. E sono andato in Messico una volta sola!
S: Così funziona l’informazione, ogni piccola cosa che dici si sparge come verità.
H: Ti succede spesso, no, Sakurai?
S: Forse perché non appaio in programmi rilassati come questo.
H: Visto che non posti molte informazioni su te stesso, i fan si aggrappano a ogni scampolo di informazione e non lo mollano.
S: Vorrei solo dire: “Lasciatemi in pace.” (Ridono)
[…]
H: Non so se lo sai, ma l’immagine di te che ha il pubblico generale è più o meno la stessa che ha la gente dell’industria. […]
S: Ho sentito che molta gente mi vede come un tiranno, che devo decidere tutto io.
H: Ma per un gioco come Smash, dove prendi cose da diverse altre aziende e le organizzi, forse è necessario essere un tiranno.
S: Ma spesso mi vedono come una persona spaventosa, che non perdona nemmeno gli errori più piccoli.
[…]
H: La gente ti vede come un tipo misterioso.
S: Metterò il tema di X-Files dovunque vado, allora.
H: In quest’industria, senti spesso delle storie sulla gente, e se contrastano con l’immagine di loro che hai nella testa, dici “Cooosa?” Ma non ho mai sentito storie del genere su di te. Quindi mi chiedevo… forse non puoi dirlo, ma… ci sono altri sviluppatori con cui vai d’accordo?
S: Be’, direi che ho rapporti normali… Oh, di recente ho partecipato a un raduno online di sviluppatori. C’erano Kodaka di Danganronpa, YOKO di Nier, e Kamiya di PlatinumGames. Anche Toyama di Silent Hill. Ma non è che li sento sempre.
H: Quelli che hai menzionato sono quelli con le storie divertenti.
A questo punto Harada mostra a Sakurai il famoso meme Never ask me for anything ever again.
S: Non l’ho mai detto.
H: Dovresti renderlo chiaro. Come molti meme di Internet, quella frase è spesso associata a te. Ma io, per esempio, ho indossato davvero la maglietta con scritto Don’t ask me for shit. Era voluto.
S: Be’, sul mio Twitter nella bio è scritto di non farmi domande, se la metti in modo aggressivo potrebbe suonare simile a quello. Ma non l’ho mai detto.
H: All’inizio era una battuta, non l’hai detto ma loro l’hanno scritto e ha gradualmente perso contesto.
S: Vorrei che smettessero di usare la mia faccia o icona per dire quello che vogliono dire. Anche se è una battuta. Non dovresti usare l’influenza altrui per i tuoi principi.
Dopo un breve stacco in cui Sakurai afferma di non aver mai visto i fantasmi, passa all’argomento successivo:
S: I giochi horror non mi fanno effetto. Non mi fanno paura per niente.
H: E i film horror?
S: Non particolarmente.
H: E le case stregate?
S: Certo, sobbalzo quando c’è uno spavento, ma basta così. Non mi vengono i brividi.
H: Una cosa rara… ma perché?
S: Non so. Quando si tratta di giochi non riesco a non pensare al dietro-le-quinte. La programmazione. Vedo i giochi horror come un oggetto da costruire. Tipo, se c’è una scena dove uno sciame di scarafaggi ricopre una persona, penso solo: “Chi ha fatto i modelli ci avrà speso un mese su quella roba.” Non riesco a non pensarci, e quindi non mi spavento.
H: Se è un gioco è un rischio del mestiere, succede anche a me con i picchiaduro di altre compagnie. […] Ma i film sono un’altra cosa. Nemmeno i film ti fanno paura?
S: Non tanto quanto ad altre persone, immagino. Quando ero alle elementari, c’è stato un evento in cui passavamo la notte a scuola, la giravamo di notte come una casa stregata. Io ci sono andato da solo e sono stato anche il primo ad andare. Non avevo per niente paura.
H: Ma come fai? Sono geloso…
L’intervista si è conclusa con un pasto a base di takoyaki e gamberi, e visto che è stata registrata il 30 luglio, pochi giorni prima del compleanno di Sakurai (3 agosto), è arrivata una piccola torta con le candeline come sorpresa finale. Meno male che Sakurai non è di quelli che si lamentano se gli fai gli auguri prima del compleanno.