I miei due centesimi su Nintendo Switch Online

4 min.
11.05.2018
A ruota libera


Erano le sei del mattino del nove maggio quando la divisione giapponese di Nintendo ha deciso di annunciare in sordina tutte le informazioni sul servizio a pagamento Nintendo Switch Online. Servizio che si attiverà per tutti a settembre di quest’anno, probabilmente in concomitanza con l’uscita di Super Smash Bros. o di qualche altro gioco che farà da apripista al servizio. I prezzi rimangono sempre gli stessi precedentemente annunciati (3,99€ per un mese, 7,99€ per tre mesi e 19,99€ per un anno), a cui si aggiunge una nuova opzione: un pacchetto famiglia annuo dal costo di 34,99€. Anche i giochi NES promessi sono rimasti, e finalmente è diventata realtà l’inclusione di un servizio di backup dei salvataggi di gioco in cloud. Per quanto l’offerta proposta, a livello di costi, sia a mio parere onestissima, ritengo che Nintendo si stia ostinando a giocare con le sue regole, ignorando le richieste del pubblico di proposito. Ma andiamo con ordine.

Online a pagamento, ma con quale guadagno?

Partiamo fin da subito con ciò che ci riguarda più di ogni altra cosa: il gioco online. Nintendo ha annunciato sin dalla conferenza di gennaio 2017 che giocare online su Switch non sarebbe stato gratuito come sulle precedenti console della casa. È questa una cosa di cui sono totalmente a favore, ma non perché mi piaccia buttare soldi, piuttosto perché è normale che dei server adeguati per il gioco online costino (e la situazione su PC non è la stessa cosa). Se un’operazione del genere può portare l’inclusione di servizi aggiuntivi per la console e l’abbandono delle classiche connessioni peer-to-peer che tanto abbiamo amato e odiato nelle ultime due generazioni… beh, ben venga.

Splatoon 2 Mercatotano
L’online di Splatoon, ancora oggi, porta brutti ricordi nelle persone.

Il problema però è che noi, oggi, non abbiamo la più pallida idea se questi server ci saranno o no, perché non se ne parla in nessun comunicato ufficiale. È presto per tirare le somme, per carità, ma dopo tutti questi mesi di silenzio un po’ di chiarezza sarebbe il minimo. E per di più, pagare questo abbonamento non ci permetterà di avere una chat vocale integrata nella console, ma saremo ancora vincolati ad un’applicazione per cellulari. Avremo degli sconti speciali sul Nintendo eShop (ma non sappiamo se saranno migliori dei così definibili “sconti” su My Nintendo), avremo delle opzioni che ci permetteranno di pagare l’abbonamento cinque euro all’anno, ed è ottimo. Però, se Nintendo vuole combattere la pirateria deve farlo offrendo servizi adeguati.

Quasi NESsuno li vuole

Ed ecco, un altro importante servizio offerto dalla sottoscrizione è il Nintendo Entertainment System – Nintendo Switch Online, nome che vedrete magari una volta nei nostri articoli per accontentare il SEO, ma che ci limiteremo a dare per assodato. Abbonandosi al servizio sarà possibile ricevere 20 giochi per NES (con altri che arriveranno in futuro), la cui particolarità sarà quella di potere giocare alle modalità multigiocatore anche con un amico a distanza tramite la connessione internet. Ottimo, perché se con gli emulatori questa funzione veniva offerta dal programma Kaillera, trovare un server decente non era quasi mai possibile (almeno da noi). Questa selezione di giochi però non è adatta a mostrare le potenzialità del servizio, perché nessuno si abbonerà al servizio per giocare online a Tennis, Soccer, Mario Bros e, dio ce ne scampi, Ice Climbers.

NES Nintendo Switch Online
Ma non vi viene proprio il desiderio irrefrenabile di iscrivervi al servizio SOLO per questi fantastici giochi?

Nintendo deve proporre servizi interessanti, e per quanto io apprezzi diversi dei giochi proposti, penso che siano semplicemente inadatti. La ludoteca del Super Nintendo o, meglio ancora, del Nintendo 64 sarebbero state PERFETTE per mostrarne le potenzialità. Il servizio migliorerà col tempo, certo, ma non capisco quest’arroganza da parte di Nintendo nel fare finta che la Virtual Console non sia mai esistita, facendo passi indietro non solo rispetto a Wii U, ma anche a Wii.

Backup sì, ma solo se paghi

Dico solo una cosa al riguardo: FINALMENTE. L’aggiunta di questa funzione è forse la cosa più da 2018 che abbia visto fare da Nintendo quest’anno, una funzione utilissima che per me giustifica già da sola l’abbonamento. Ma anche qui bisogna mettere i puntini sulle i, perché il servizio non sarà compatibile con tutti i giochi. Probabilmente Pokémon e Animal Crossing verranno esclusi, visto che abusare delle copie di backup dei propri salvataggi rovinerebbe l’esperienza di gioco. Mi può anche stare bene, detto francamente, ma allo stesso tempo mi lascia perplesso. Per quale motivo io che pago per un servizio devo venire comunque penalizzato? E inoltre, siamo sicuri che sia una così grande idea limitare la funzione solo a chi è disposto a pagare?

Sì ma anche loro sbagliano ad usare Nintendo Switch come console portatile, eh, mica è pensato per quello.

Non dico di permettere di caricare online i propri salvataggi anche se non si è abbonati, è giusto che si paghino i server. Ma perché IO, utente, non posso fare una copia mia, personalissima, offline? Perché sulle altre console posso godere di questa opzione gratuitamente, e qui no? Non ci sono problemi di natura software o hardware, è stato dimostrato già dagli hacker al lavoro sulla console. Io vedo solo l’arroganza di volere spingere un servizio con le proprie regole, visto che la console sta vendendo bene. E se posso anche accettarlo per i giochi NES, non penso che sia una buona idea proprio su Switch, una console che viene pubblicizzata spesso come console da viaggio, e quindi con un altissimo rischio di venire rubata o rotta. Switch è una console che come al solito punta ad un target ampio, in cui bambini e ragazzini la fanno da padrone. È saggio da parte di Nintendo impedire loro di usufruire di una tale operazione, quando sono proprio la fonte numero uno di un viaggio di sola andata al centro riparazioni della console?

Insomma, sono sì contento, ma anche perplesso. Spero che nei prossimi mesi sapremo nuovi dettagli al riguardo, ma l’impressione che ho è che Nintendo abbia da un lato intrapreso una strada giusta, con la sua “NESFLIX”, ma dall’altra che abbia ancora molto da imparare. La proposta attuale può magari convincere gli aficionados della casa di Kyoto, ma non è quello che vuole il grande pubblico. E non sto manco chiedendo di regalare ARMS a mo’ di un qualsiasi first party Sony sul PlayStation Plus, ma servizi che rispecchino il prezzo proposto e no, questi proprio non lo sono.

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