Dragon Quest: pensieri a freddo sulla diretta del 35° anniversario

6 min.
04.06.2021
A ruota libera


Il 27 maggio si è tenuta una diretta speciale per celebrare i 35 anni di Dragon Quest, una delle serie RPG più famose e importanti del mondo videoludico. In un set pieno zeppo di gingilli vari a tema, il creatore Yuji Horii ha parlato della serie e presentato anche una serie di annunci, tra cui il prossimo titolo principale, il dodicesimo. Ora che è passato qualche giorno e ho metabolizzato meglio le cose, ho deciso di parlare più nel dettaglio delle singole novità e dire la mia in proposito, dato che seguo con affetto la serie ormai da un po’ di tempo. Qualora vi siate persi la diretta, ecco di seguito il video!

Gommine alla carica

Vi ricordate quelle gomme con la faccia di personaggi che capitavano ogni tanto a scuola ma che cancellavano di merda? Bene, perché sono le protagoniste di questo nuovo mobage, solo che invece di essere con la faccia di Winnie Pooh hanno quella di Goku personaggi di Dragon Quest. Il nuovo puzzle-game dal sottotitolo keshikeshi (letteralmente “cancella cancella”) è sviluppato con l’aiuto di NHN PlayArt (gli stessi dietro a Disney TsumTsum), quindi probabilmente verrà fuori un buon prodotto. Personalmente ho “seguito” il genere solo da poco con Pokémon Cafè Mix, ma non mi dispiace particolarmente, quindi potrei dargli un’occasione, anche se non avendo visto nulla del gameplay non posso dire molto altro. Staremo a vedere!

Dragon Quest Keshikeshi
Sembrano quasi dei dolcetti.

Wow, Dragon Quest X Online versione 6!

Dragon Quest X

Wow, Dragon Quest X Offline! …Forse.

Se continuano a servire un VPN e sapere il giapponese per quanto riguarda la versione principale di DQX, MMORPG della serie, poiché è stato specificato chiaramente che non ci sono piani di una localizzazione, per la versione offline la situazione è più grigia. Posto che, a guardarlo subito dopo aver visto il X online, ho pensato subito a Final Fantasy XV Pocket Edition, ovvero la versione sfigata che fa da contentino, ripensandoci meglio non mi dispiacerebbe particolarmente questo stile grafico, visto che non è così brutto da vedere e poi sarebbe l’unica opzione che abbiamo noi baka gaijin di conoscere la storia e il mondo di Dragon Quest X. I miei dubbi in proposito sono innanzitutto se una localizzazione ci sarà o meno, poiché non ci sono state specifiche nette come nell’annuncio precedente ma più volte se ne è parlato come se si stesse considerando solo un’uscita giapponese (“Pianifichiamo di lanciarlo in Giappone nel 2022″, “Speriamo che chi apprezzerà la versione offline sia più invogliato a giocare anche a quella online” e così via). Inoltre, anche se ci arrivasse dubito che possa ricevere aggiornamenti per rimanere in pari con la storia delle espansioni della versione online (non sono neanche sicuro che pianifichino di farlo arrivare alla versione 6). Per il momento, quindi, vedrò questo gioco con un approccio pessimista fino a ulteriori informazioni sebbene sarei felice di giocarci. Fino ad allora mi tengo stretto il mio recente account di Final Fantasy XIV Online, almeno capisco quello che leggo!

Dragon Quest X Offline Cover
Se non può arrivare quello online, forse questo…

Erdrick ritorna, più bello che mai

Il remake in stile HD-2D di Dragon Quest III è molto probabilmente ciò su cui ho più da dire di questo gruppo di annunci, vuoi perché non devo dubitare che arrivi anche a noi, vuoi perché abbiamo anche visto del gameplay. Partiamo da questa opinione impopolare: Dragon Quest III non mi piace. So che è probabilmente tra i capitoli più apprezzati di sempre della serie (motivo per cui è stato scelto di fare il remake di questo, saltando i primi due, anche se ci sembra di capire che l’intenzione di fare i remake anche di quelli c’è), ma a non piacermi è la base del funzionamento del party. A parte l’eroe che ci viene assegnato a inizio gioco (di cui possiamo tra l’altro scegliere il genere), tutti gli altri membri del gruppo si ottengono andando in un luogo specifico e generandoli secondo le caratteristiche e la classe che ci interessano. L’intero party è formato da personaggi muti, da blank slate che possono essere tutto quello che vogliamo (tolto l’eroe, la cui classe è forzata e personale). Inoltre, è anche presente un sistema di cambio classe che riporta al livello 1 chi lo esegue, e il gioco invoglia molto a usarlo, anche solo per far passare Maghi o Chierici alla classe di Saggio. Quanto ho specificato personalmente non mi attrae affatto, nonostante sappia che può essere un punto di forza e di rigiocabilità per tanti altri. È anche vero però che qui si sta parlando di un remake, e il producer ha già lavorato a Octopath Traveler (che invece è diventato uno dei miei giochi preferiti di sempre), quindi se c’è lo zampino anche un minimo del Team Asano sono ottimista su come possano svecchiare questo titolo (finché viene loro permesso dai puristi della serie). Un’opzione magari irrealistica ma che apprezzerei molto sarebbe un approccio non tanto diverso dagli Etrian Odyssey Untold, che fanno da remake della serie di Atlus: presentare a inizio gioco l’opzione di avere un’esperienza simile all’originale (con i dovuti miglioramenti che il rifacimento porta) oppure di avere un gruppo di personaggi più definito e fisso, meglio inseriti nella trama e con una loro personalità. Qualunque cosa succeda, posso già considerarmi contento almeno dell’aspetto estetico, che mi piace molto come al solito nella serie HD-2D, anche se non so se voglio che si faccia lo stesso con eventuali prossimi remake di Dragon Quest, visto che il Team Asano di suo deve giostrarsi la serie Bravely e i titoli originali del filone HD-2D. Ancora una volta, aspettiamo ulteriori notizie, tra cui la data di uscita (in contemporanea mondiale, dovrebbe essere scontato ormai ma non in questo caso). Mi spiace che non sia alla fine saltato fuori un remake di Dragon Quest IX, ma fino a un certo punto visto che… non mi piace neanche quello. Ma questa è un’altra storia, andiamo avanti!

Dragon Quest III HD-2D remake Cover
Forse sono disposto a sopportare quello che non mi piace del III per vedere un gioco così.

A caccia di mostri tesori

Finalmente salta fuori anche il famoso spin-off con protagonisti i giovani Erik e Mia da Dragon Quest XI. Sebbene l’idea iniziale fosse di renderli i personaggi principali di un capitolo della serie Monsters, adesso il progetto è diventato Dragon Quest Treasures (con il giusto avviso che Monsters continuerà a esistere, semplicemente non è il titolo in questione). Dal poco che abbiamo visto sembra un gioco carino, ed Erik non mi dispiaceva come personaggio nel gioco originale, per cui averlo come protagonista mi convince a maggior ragione a tenermi informato, anche solo perché trattandosi di uno spin-off tutto nuovo non si è ben capito in cosa consisterà il gameplay. È stata fatta la specifica che sarà un RPG non convenzionale, e dal trailer sembrava quasi un platform 3D. Così non mi dispiacerebbe affatto, ma vedremo meglio più avanti.

Dragon Quest Treasures Cover
Ma quanto sono bellini questi nani?

L’inevitabile

Ormai si era capito: l’annuncio più importante della diretta sarebbe stato sul nuovo capitolo principale della serie: Dragon Quest XII esiste… e basta, più o meno. Dopo il discorso fatto riguardo a Final Fantasy XVI e su come ci tenessero ad annunciare il gioco solo dopo aver preparato un gameplay da mostrare, qui la cosa non è successa affatto (e quindi ancora una volta si riconferma quanto siano in realtà distaccate la divisione “Square” e quella “Enix”). Abbiamo in realtà qualche informazione in più oltre a “il gioco esiste”, seppur vaga. Intanto, seppure scontato, il fatto che esca in contemporanea mondiale è assolutamente positivo, dato che l’XI stesso non fece così (sono riusciti soltanto con XI S), inoltre, mi incuriosisce il fatto che Horii affermi come il gioco sarà più maturo, perché… non sembrerebbe, ma non sono pochi i Dragon Quest precedenti con dei momenti tutt’altro che spensierati. Su quello possiamo solo aspettare un po’ per sapere che intendono, però trovo interessante anche il fatto che ci saranno scelte importanti da compiere (da cui magari il sottotitolo “Le fiamme del destino”). Lo dissi già ai tempi, ma ciò che mi mette più in dubbio è che cambierà il sistema di combattimento, semplicemente perché gli RPG a turni ormai sono pochissimi in confronto agli altri, quindi mi auguro che per mantenere la varietà sia generale che con l’altra grossa serie di punta di Square Enix non facciano il solito passo verso la branca action, ma ancora una volta dipende tutto dalle informazioni future che avremo. Ciò detto, personalmente mi aspetto sia che arrivi su console Nintendo (perché così è sempre successo, e anche se andasse multipiattaforma non penso verrebbe abbandonata questa) sia che per l’uscita se ne parli dal 2022 in poi. Basti pensare a come ai tempi di DQXI ci si riferiva a Switch ancora come Project NX per avere un’idea di quanto tempo sia durato il periodo di pre-release.

Dragon Quest XII Cover
La presentazione stessa del logo lascia pensare a un “mood più maturo” e a un “taglio dai titoli precedenti”.

La diretta finisce così, con il botto, e personalmente sono più o meno soddisfatto della cosa, sia perché ci hanno effettivamente considerato per una volta (anche se magari alla prossima non prendete una povera disgraziata che deve tradurre due persone contemporaneamente senza uno script) sia perché è un altro passo verso una maggiore apertura della serie nei confronti del resto del mondo… anche se quasi metà delle presentazioni potrebbero riguardare solo il Giappone, quindi bene ma non benissimo. Di certo personalmente continuerò a parlare di Dragon Quest qui su Nintendoomed finché ne capita l’occasione, magari riesco a convincere qualcuno di voi ad approcciarsi alla serie, magari oltre l’ottavo e l’undicesimo capitolo! Per oggi è tutto da me, che il Lucente sia con voi! e non con Sugiyama