Cosa ci proporrà un futuro Pokémon?

6 min.
21.09.2018
A ruota libera


È un periodo di magra per Pokémon. L’ottava generazione dovrà aspettare l’inizio del nuovo anno solo per sperare di essere mostrata al pubblico, dei remake in uscita questo novembre non si sa nulla di nuovo dalla demo dell’E3 di giugno, e l’ombra del gigantesco Smash Ultimate in uscita un mese dopo ha oscurato la possibilità di tenere acceso l’interesse per molti fan.

Nel direct di questo settembre c’era la possibilità di mostrare qualcosa, anche se di piccolo, eppure le calamità naturali sono state avverse anche dopo di ciò.
Ma io voglio parlare di Pokémon, e ho voglia di guardare al futuro.
Ci sono piccoli aspetti che possiamo analizzare per farci una vaghissima idea di ciò che ci aspetta l’anno prossimo, e che possono farci desiderare cosa potranno offrire i nuovi titoli che The Pokémon Company negli ultimi mesi ci sta tanto invitando ad aspettare speranzosi.

A caccia di indizi

In ogni gioco Pokémon ci sono indizi relativi ad una regione futura o una meccanica in corso di sviluppo (solitamente nascosti in dialoghi con NPC). L’esempio che tutti ricordiamo è lo scienziato alla Devon nella regione di Hoenn, che ci informava di un macchinario per leggere i sogni dei Pokémon che sarebbe arrivato sette anni dopo ad Unima.

A Kalos un viaggiatore in un albergo che ci regalava un Tiki proveniente dalla regione di Alola, e negli stessi giochi una ragazza a Fluxopoli ci suggeriva di Sole e Luna parlando dell’esistenza di una Meridiana (Sundial) anche per la luna, chiamandola “Moondial”.

Sentirsi un tutt’uno con il proprio Pokémon

Sempre a Kalos qualcosa ha catturato la mia attenzione: in un piano del laboratorio del professor Platan, vediamo un macchinario molto complesso, con diversi schermi che indicano dei punti in diverse parti del corpo di un Pokémon e di un umano.
Lo scienziato che se ne occupa parla di questa sua invenzione che potrebbe creare un legame tra uomo e Pokémon in grado di farli sentire una cosa sola, e che ci sarebbe voluto del tempo prima del suo completamento.

Ciò che mi lascia pensare che possa essere un indizio ad una sorta di “fusione“, oltre al fatto che in passato fossero state anticipate nuove meccaniche in questo modo, è questa tendenza di The Pokémon Company a spingere sempre di più il concetto di “Legame speciale” tra allenatore e Pokémon, dalla sesta generazione in poi:

  • Le Megaevoluzioni così come le Mosse-Z, nonostante necessitino solo di uno strumento per essere utilizzate, vengono presentate al protagonista come il risultato di una fortissima unione tra l’allenatore ed il suo compagno.
  • In Pokkén Tournament la “Sinergia” è ciò che permette al Pokémon di raggiungere il suo massimo potenziale, e nel filmato di introduzione si vede l’allenatore fare con il suo Lucario esattamente ciò che Ash faceva con il suo Greninja nell’anime prima di fondersi -mentalmente- con esso.

Sinergia in Pokkén Tournament

Considerando come la Game Freak ci tenga a fare passi molto cauti nell’introdurre novità, sondando il territorio per generazioni prima di fare il passo, mi fa pensare che sia una cosa che tengono davvero in considerazione, e che potrebbe essere il gimmick della nuova generazione. Ma sono solo speculazioni, ed è possibile che abbiano deciso di accantonare l’idea o delegarla solo allo spinoff e all’anime.

Al quartier generale

Ma basta Kalos, sicuramente ad Alola ci saranno molti più spunti che ci suggeriranno cosa avrà la nuova regione da offrire.
Il modo migliore per farlo sarebbe intrufolarsi nel quartier generale della casa sviluppatrice e dare un’occhiata in giro, fortunatamente anche ad Alola la Game Freak ha trovato casa, e le sue porte sono aperte a tutti.Poster Ultrasole e Ultraluna

A catturare subito l’attenzione sono queste due coppie di poster, di cui purtroppo si vedono solo i colori, che non è molto ma è sicuramente meglio di nulla.
Sul muro a sinistra nell’immagine sopra si riconoscono chiaramente le immagini di Ultrasole e Ultraluna, lo schema di colori è il medesimo e di certo non lo userebbero ancora appena una generazione dopo.

Poster dei giochi di ottava generazione

A destra vediamo qualcosa di più interessante: due poster i cui colori dominanti sono Blu e Rosso, e che non hanno assolutamente niente a che fare con Let’s GO. Non sono uno di fianco all’altro, il che potrebbe significare che sono due progetti distinti, ma potrebbe essere solo una scelta di interior design, dopotutto sarebbe anche strano utilizzare proprio il blu ed il rosso per indicare due titoli totalmente diversi.

Nel poster blu sono visibili delle macchie dai colori freddi, unici indizi per ricavare informazioni da un’immagine altrimenti del tutto astratta. Salta all’occhio che i colori principali utilizzati sono quelli di Diamante e Perla, magari confermando ancora una volta come i remake dei titoli siano in sviluppo e in arrivo prima di quanto crediamo.

In caso contrario, possiamo solo pensare che la nuova generazione su Switch riproporrà il rosso e il blu con il quale è iniziato tutto, indicando magari un reboot ancora più radicale di quel che doveva essere Bianco e Nero, tornando alle radici e ricostruendo da lì, il che non mi dispiacerebbe affatto.

La nuova regione

Passiamo alla parte più interessante: credo che la mappa della nuova regione sia sotto gli occhi di tutti, e che molti di noi l’abbiano già vista.
In uno dei trailer giapponesi di Let’s GO, vediamo uno spezzone in cui nella casa di qualcuno al muro è appesa una mappa mai vista prima.
Dubito che abbiano deciso di disegnare una regione che non significhi assolutamente nulla, quando avrebbero potuto semplicemente proporre Kanto o qualsiasi altra.

È successo una volta sola che una mappa mostrasse un luogo apparentemente mai visto prima, e anche allora, era paurosamente simile alla mappa fan-made dell’intero mondo Pokémon sullo storico sito Serebii.
Sicuramente quando avremo modo di giocare a Let’s GO ed interagirci, scopriremo qualcosa in più su questa raffigurazione; per adesso possiamo solo immaginare quali siano le influenze e come sarà costruito il mondo.

La forma e la presenza di due isole (una grande, ed una piccola) ricordano subito il Regno Unito, ma trattandosi appunto di isole ed essendone il mondo pieno, potrebbe essere davvero qualsiasi altra parte del pianeta. Nel dubbio preparate gli ombrelli ed i vostri Pokémon con Nuotovelox.

(Continua a pagina 2)

Mappa della nuova regione

 

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Innovare la tradizione

Vorrei concludere con un rumor di tanto, tanto tempo fa. Sto parlando di ancor prima che venissimo a conoscenza dei remake di Rubino e Zaffiro. Prendete con le pinze tutto ciò che verrà, perché si tratta di speculazioni senza basi su cui fare affidamento. Qui il link.

Se ancora ad oggi lo ricordo è per svariati motivi:

  • L’idea che Pokémon potesse approdare su console fissa è stato impensabile fino all’annuncio di Switch, le cui potenzialità possono offrire effettivamente un’esperienza molto simile a quella portatile.
  • I nomi in codice erano “Più” e “Meno, esattamente i simboli rappresentati sui Joycon rossi e blu molto prima che si sapesse nulla della console.

Certo, può trattarsi di una fortuitissima coincidenza, d’altronde il fatto che ci fossero dettagli particolarmente specifici sui giochi, come la storia ed il design dei mostriciattoli, fa molto dubitare.
Una regione fatta di isole numerose e un leggendario ispirato ad un leone di tipo Psico, però, è ciò che abbiamo avuto con Sole e Luna, quindi è probabile che ci fosse un fondo di verità in queste voci, e qualsiasi cosa fosse in questi quasi cinque anni che sono passati, adesso sarà completamente rielaborata o accantonata.

Una sola cosa sembra certa: questi giochi sono in produzione da molto tempo, più di quanto qualsiasi gioco Pokémon sia mai stato in sviluppo, ed è la più grande speranza che questo sia il gioco definitivo.

Pokémon Center render

Le mie speranze

Come avevo anticipato, intendevo anche fare una brevissima lista di desideri, invitandovi a fare lo stesso nei commenti.
Sto giocando ad Octopath Traveler ultimamente, e il fatto che nelle classifiche sia subito arrivato appena sotto Breath of the Wild fa sicuramente pensare che abbia molto da offrire, nonostante il sistema di combattimento a turni e la grafica possano sapere di “antico” al giocatore medio.

Un pensiero mi si è rafforzato particolarmente: non serve una grafica spettacolare o meccaniche complesse e innovative per rendere un gioco un capolavoro.

Una telecamera top-down fissa ed un mondo in due dimensioni a bassa risoluzione possono comunque farti brillare gli occhi di stupore, se questo è costruito bene e se lo stile è coerente con se stesso.
Non servono giganteschi dungeon con rompicapi complessi se ogni percorso è denso di viuzze nascoste con le loro ricompense, il sistema di combattimento può essere datato ma incredibilmente soddisfacente senza aggiungere decine di diverse meccaniche complesse, semplicemente rendendo interessante e unico il twist che dà identità a quel gioco.
Pokémon ha lo stesso potenziale per essere un gioco amato da chiunque senza dipendere dalla fama che l’ha portato dov’è, ma dev’essere sfruttato.

Tutto ciò di cui avrei bisogno sarebbe la libertà di muovermi dove e quando voglio, a mio rischio e pericolo; un sistema di combattimento in cui un Pokémon con una forte statistica offensiva senza velocità non sia completamente da buttare, dove ognuno di essi può offrire qualcosa di unico e diverso, e non esistano semplicemente casi in cui uno sia solo una versione peggiore di un altro.

Datemi un mondo immersivo, in cui a superare gli ostacoli naturali non sono delle mosse scomode da rimuovere o dei Pokémon noleggiati ai quali non posso affezionarmi, ma i miei compagni che possono interagire con il mondo circostante esattamente come mi aspetto che facciano.

La console offre tutte le potenzialità necessarie, il mercato mostra esattamente cosa funziona in un gioco, e il target stavolta è più mirato che mai. Con Sole e Luna e Let’s GO hanno dimostrato di avere il coraggio di stravolgere la formula, il budget di produzione è dieci volte quello utilizzato finora grazie ai giganteschi incassi di Pokémon GO. I presupposti ci sono tutti.

Il futuro è alle porte: sarà il prossimo anno la grande occasione per Pokémon di innalzarsi su di un gradino mai raggiunto prima e trionfare sul podio del successo insieme a Zelda, Mario, e Smash? O sarà la firma definitiva sul contratto della sufficienza?

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